“L’ansia è come una sedia a dondolo. Ti dà qualcosa da fare, ma non ti porta lontano”. (Jodi Picoult)
L’ansia (anxiety) è uno stato psicologico-fisico-relazionale, che fa parte della vita di ciascuno essere umano. Preoccuparsi è naturale, aver timore, agitarsi e stressarsi. Alcune persone sono ipersensibili e si preoccupano di tutto; altre sono fredde come il ghiaccio e sembrano prendere tutto con distacco. Non siamo tutti ansiosi nella stessa misura!
Freud contribuì, attraverso i suoi studi, a rendere conosciuta l’ansia/angoscia nella cultura statunitense nel secondo dopoguerra. Arrivò così la conoscenza dell’ansia e i sui disturbi.
Oggi, ancora in pandemia da Covid-19, l’ansia si è accentuata in ogni fascia di età: dai bambini agli adulti. Provocando stati ansiosi forti e duraturi. Questi stati ansiosi si ripercuotono anche sul piano fisico del soggetto generando dei malesseri di ogni tipo: mal di testa, nausee, dolori di pancia e di stomaco, tensioni muscolo-scheletriche, per citarne solo alcuni.
I disturbi di ansia, durante la pandemia, sono aumentati colpendo le fasce di età più giovani in modo particolare, poiché queste hanno dovuto rinunciare di più a tutto.
I più frequenti disturbi di ansia sono i disturbi da Panico, tutti hanno vissuto un episodio nella vita di attacco di panico.
Cosa sono gli attacchi di panico?
L’attacco di panico è un breve episodio di ansia di forte intensità, percepito come intollerabile che può avere anche una durata di 10 minuti. E’ caratterizzato da sentimenti di apprensione, paura o terrore: la persona vive un senso di catastrofe imminente e ha spiccate manifestazioni neurovegetative. Il corpo presenta uno stato di attivazione fisiologica intensa e generalizzata. Possono esserci anche esperienze di depersonalizzazione e derealizzazione.
L’attacco di panico arriva come un fulmine a ciel sereno, improvvisamente. È questo il motivo per cui le persone ne sono tanto spaventate. Non riescono a capire cosa stia succedendo loro e temono di poter morire, impazzire, svenire, perdere il controllo, avere un infarto.
L’attacco di panico ha sempre un fattore scatenante, anche se spesso non sappiamo la ragione che si svela solo attraverso una psicoterapia.
Sintomi degli attacchi di panico
I sintomi fisici più comuni dell’attacco di panico sono:
- Palpitazioni, cardiopalma o tachicardia
- Sudorazione
- Brividi o vampate di calore
- Tremori fini o a grandi scosse
- Sensazione di soffocamento
- Parestesie
- Dispnea o sensazione di soffocamento
- Dolore o fastidio al petto
- Nausea o disturbi addominali
- Sensazioni di sbandamento, instabilità, testa leggera o senso di svenimento
- Derealizzazione o depersonalizzazione
- Paura di perdere il controllo o di impazzire
- Paura di morire.
Disturbo da Panico
Il disturbo da panico si manifesta quando gli attacchi di panico cominciano ad essere ripetuti e ricadano nella vita quotidiana del soggetto. L’influenza è tale che qualora non curati portano il soggetto a modificare il proprio schema di vita: ad esempio non passare da strade in cui si sono manifestati gli attacchi di panico, preferire di non condurre una vita sociale perché incapaci di gestire l’attacco che potrebbe accadere. Gli attacchi di panico vincolano la persona nella propria vita relazione e sociale chiudendola anche in una prigione emotiva.
In genere chi soffre di attacchi di panico sviluppa delle conseguenze psicologiche sia sul piano cognitivo ed emotivo, sia sul piano comportamentale. I soggetti possono sviluppare preoccupazioni sulla propria salute fisica, ovvero possono sviluppare problemi nella sfera sociale e nelle autonomie personali.
L’evitamento è la tecnica difensiva più utilizzata per prevenire gli attacchi di panico, limitando l’esposizione di Sé a svariate situazione sociali, emotive e relazionali.
Cosa fare quando si prova un attacco di panico?
Il primo passo fondamentale è quello di accettare di avere un problema e di farsi aiutare. Molto difficilmente gli attacchi di panico possono essere curati da soli. L’intervento di un professionista (psicologo-psicoterapeuta) aiuta a trovare la strategia terapeutica più efficace. Il velocizzare la richiesta di aiuto ad uno specialista, permette di scongiurare la cronicizzazione del disturbo che rischia di divenire a vita e evita che si instauri il circolo vizioso della paura.
Una volta accertata la natura psicologica degli attacchi è possibile iniziare la cura.
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