Il disturbo non verbale è poco conosciuto e, a differenza dei disturbi specifici dell’apprendimento più comuni come dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, è un parente povero.

In questi ultimi anni ci siamo abituati sempre più a parlare dei disturbi specifici dell’ apprendimento, perché tanti bambini e adolescenti risultano avere queste difficoltà. Parole entrate nel linguaggio comune  a tal punto, che vengono usate spesso.

Il disturbo non verbale o disprassia non ha la stessa notorietà degli altri disturbi specifici dell’apprendimento eppure lo è a tutti gli effetti.

 

Chi sono i bambini con Disturbo Non Verbale?

 

I bambini o gli adolescenti che risultano avere un Disturbo non verbale hanno difficoltà in alcuni aree cerebrali, essendo un disturbo di natura neurobiologica, conseguentemente faticano in alcuni compiti della vita quotidiana, sociale e scolastica.

Il disturbo non verbale colpisce le seguenti aree:

 

  • Disturbo della Pragmatica del linguaggio: problemi legati alle relazioni sociali;
  • Difficoltà di Attenzione;
  • Difficoltà di Apprendimento: problemi nella scrittura, calcolo, componenti spaziali trasversali;
  • Difficoltà nell’elaborazione visuo-spaziale in presenza di buone competenze verbali;
  • Disturbo non verbale: difficoltà in prove di coordinazione fine; visuo-costruttive e visuo-spaziali.

 

 

Le difficoltà riscontrate da questi bambini non sono sempre riconosciute e individuate, poiché chi ne soffre mostra delle difficoltà disomogenee che generano confusione a chi ne viene in contatto.

La difficoltà di riconoscimento e di individuazione sono sempre un problema in un contesto che non ha screening specifici.

Spesso questi bambini e adolescenti non vengono riconosciuti e hanno a scuola problemi legati a certe materie, per lo più quelle cosiddette “scientifiche”.

La socialità di questi bambini è spesso aperta e accogliente, tuttavia le loro difficoltà nella lettura delle emozioni e del contesto a cui si rivolgono sono di ostacolo a relazioni e interazioni con i pari. Il bambino o l’adolescente con la NLD (acronimo inglese) spesso fatica a stare nel gruppo non riuscendo a capire e a farsi capire, sperimentando atteggiamenti di frustrazione rabbia e tristezza ma soprattutto ansia.

 

Quale percorso per questi bambini?

  • I bambini o gli adolescenti che hanno ricevuto una diagnosi di NLD necessitano di un percorso neuropsicologico mirato a costituire un sviluppo cerebrale così da diminuire il divario tra le difficoltà e le risorse. Il percorso è determinante per gestire tutte le difficoltà e per aiutare i genitori.
  • I bambini e gli adolescenti imparano anche a conoscersi in modo tale da poter essere in grado di gestire le proprie emozioni così da migliore le relazioni sociali con i pari.
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