Tutti gli adolescenti non sono uguali

L’adolescente di oggi vive in una società che è in evoluzione “liquida”, la quale ha perso i punti di riferimento presenti nelle generazioni precedenti. (Bauman).

L’adolescenza comincia intorno ai 14 anni e finisce ai 30, anche se oggi sembra protrarsi oltre. E’ proprio di questi giorni una ricerca sociologica, che indica quali siano i tempi di un’uscita fuori casa da parte dei ragazzi; attestando l’Italia come paese in cui si esce di casa intorno ai 30 anni. A differenza dei nostri vicini Nord-Europei che a 17 anni sono già per conto proprio. Le ragioni sono da ricercare in aspetti culturali, familiari, economici e un welfare differente. Tutto ciò va a influire sull’autonomia dell’adolescente.

Adolescenza e costruzione del Sé

  • L’adolescenza è quel periodo della vita in cui i cambiamenti sono tanti. Innanzitutto ci sono cambiamenti corporei, che accompagnano i ragazzi a vivere un confronto con i coetanei. Successivamente ci sono cambiamenti psicologici che li portano ad una maggior attività riflessiva attraverso la costruzione della propria identità, la quale dovrà mediare tra pressioni sociali e familiari.
  • L’adolescenza è quel del tempo della vita in cui i ragazzi fanno scoperte, imparano a gestire e organizzare la vita accollandosi  le proprie responsabilità volgendo verso un percorso di autonomia personale.
  • Inevitabilmente questo percorso conduce a un periodo di scelte circa la scuola, lo sport e le amicizie, ponendo spesso gli adolescenti a doversi sempre più definire. Tutto questo riescono a farlo grazie all’incremento dei collegamenti delle reti neuronali, sfruttando così le abilità della propria intelligenza producendo nuove rappresentazioni di Sé e di stati mentali, distaccandosi dalla mente infantile.

Fragili e Spavaldi

  • La fragilità è sempre stata una caratteristica dell’adolescenza, come un involucro protettivo utile al crearsi di una personalità più organizzata capace di gestirsi. L’adolescenza se ne serve per temprare il carattere dell’adolescente. Questa fragilità lo può portare anche a disinteressarsi alle vicende che dovrebbero riguardarlo.
  • Gli adolescenti s’interessano alla cura fisica, psichica, sociale e espressiva. La loro fragilità li porta a volte a sentirsi poco apprezzati, umiliati e mortificati e non riconosciuti sentendo infrangersi le loro aspettative.
  • La spavalderia dell’adolescente spesso costruita come difesa per tutto ciò che rappresenta il potere esempio la scuola, i professori; sminuendo così il ruolo o l’istituzione. Una rappresentazione mentale che li aiuta a vivere la scuola in una maniera  più gestibile emotivamente.

Il ritratto degli adolescenti di oggi è un impasto di fragilità e spavalderia in bilico con il diventare trasgressione. (G. Charmet)

 

 

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