Ci ricordiamo della memoria solo quando non funziona!

A tutti sarà capitato di aver dimenticato un compito da fare, qualcosa da comprare, un appuntamento. Al contrario, ricordiamo bene qualcosa d’importante! Ci sono persone che dichiarano di avere una cattiva memoria quasi esprimendo soddisfazione. Pochi sanno cos’è la memoria e come funziona.

Il cinema ha regalato interessanti film, mostrando il funzionamento della memoria. Nel film “Memento”, il protagonista è affetto da amnesia anterograda in seguito ad un forte trauma; nel film “Se mi lasci ti cancello”, il protagonista preferisce cancellarsi la memoria al posto di affrontare il dolore della perdita. Nel film di animazione “Alla ricerca di Dori”, un pesce soffre di memoria a breve termine. Nel film “Still Alice”, la protagonista è affetta dalla malattia di Alzheimer, la quale colpisce la memoria dell’individuo fino a non ricordare la sua identità.

Gli studiosi di psicologia della memoria hanno contribuito, con differenti teorie, a spiegare il funzionamento della memoria. Alcuni di questi studi convergono tra loro rivelando preziose informazioni.

Che cos’è la Memoria?

  • La memoria è una funzione psichica che permette l’elaborazione di dati esterni al fine di apprendere e immagazzinare informazioni utili, atte al nostro adattamento. Senza la memoria non siamo in grado di apprendere, vivere, avere una coscienza e sviluppare il pensiero critico. Essa non è un grande contenitore nel quale gettiamo tutto ma è un sistema ben organizzato nel nostro cervello.

Dove si trova la Memoria?

  • L’ippocampo (singolare appellativo) è una struttura cerebrale nella quale hanno sede la memoria a breve termine, a lungo termine e la memoria spaziale.
  • L’amigdala è un’altra struttura cerebrale che costituisce il nostro archivio emozionale, selezionando i fatti salienti della nostra esperienza e creando il nostro magazzino di ricordi.

Come si misura la Memoria?

  • La ricerca sulla memoria ha permesso agli psicologi di creare dei test utili per misurarla, permettendo di capire il funzionamento della memoria nell’individuo. I test sono divisi in base alla fascia di età del soggetto e permettono così di capire  se il soggetto presenta delle difficoltà di memoria.
  • Un check up sulla memoria dovrebbe essere somministrato regolarmente a tutti i soggetti, come normalissimo controllo di salute. Purtroppo i test sulle funzioni memoniche si somministrano solo quando si evidenziano problemi.  Ad esempio nei bambini in età scolare, quando presentato difficoltà di apprendimento, oppure negli anziani quando la loro memoria comincia a creare problemi nella vita quotidiana. In realtà sarebbe utile e indispensabile fare test durante tutto l’arco della vita. Affinché si possa individuare deficit o difficoltà da riabilitare attraverso tecniche di sviluppo, di recupero e di sostegno della memoria.

Cosa è la Memoria Autobiografica?

  • La memoria autobiografica è quella parte di magazzino in cui sono racchiusi i nostri ricordi, il nostro archivio di emozioni e di eventi densi di significato per noi, di relazioni con il mondo che ci circonda. Essi permettono ad ognuno di costituire e costruire la nostra coscienza e la nostra identità. Tuttavia essendo un magazzino non tutti i singoli momenti della nostra vita sono presenti, ma solo quelli che noi riteniamo più salienti.
  • L’emozioni sono collegate alla memoria e permettono  a questa di funzionare meglio. Quando viviamo eventi carichi di felicità o di dolore, agiscono sul nostro cervello fissando così una traccia mnestica duratura. Esempio: la nascita di un figlio, il matrimonio, il funerale di una persona cara sono eventi carichi di emozioni intense che  si fissano nella memoria.
  • E’ pur vero che il significato  che attribuiamo agli eventi non è uguale per tutti e dipende dalla cultura a cui apparteniamo e dalla nostra individualità.

Cosa accade nel nostro cervello quando non ricordiamo qualcosa?

  • Il nostro cervello non permette l’accesso dell’informazioni, oppure nel caso peggiore il ricordo è finito nell’oblio. L’oblio è una sorta di “buco nero” in cui finisce il ricordo non recuperato o cancellato dal tempo. Tanti dei nostri ricordi e delle nostre conoscenze finiscono in questo “dimenticatoio”.
  • Esistono due tipi di oblio: incidentale e motivato. Il primo avviene senza che noi siamo parte attivi del processo e ci dimentichiamo cose accadute in passato; conoscenze acquisite a scuola. Il secondo avviene perché cerchiamo di dimenticare l’esperienza poiché è stata fonte di emozioni negative.

E’ possibile sviluppare la Memoria?

  • La memoria è una funzione cognitiva e segue la regola della plasticità cerebrale, tutte le funzioni cognitive possono essere migliorate, sviluppate e ampliate  attraverso percorsi specifici legati a riabilitare la memoria.
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