In un primo momento tutto il mondo della medicina si è concentrato nello studiare e osservare clinicamente il Covid, per capire come colpisse l’uomo e lo conducesse alla malattia. Nel frattempo la comunità di psicologi e psichiatri si è domandata  se vi potessero essere delle implicazioni psicologiche sui malati di Covid. Oggi una serie di studi condotti in tutto il mondo svelano i disturbi psicologici post-Covid, anche se siamo ancora all’inizio per capire interamente il fenomeno.

Ci sono differenti studi condotti in Italia e all’estero (Regno Unito, Canada per citarne alcuni) che indicano in specifico gli effetti psicologici del post-Covid lasciando al paziente un trauma psichico. La psiche necessita di elaborare a distanza di tempo quanto è accaduto al corpo.

I disturbi psicologici più frequentemente evidenziate nei pazienti colpiti sono differenti e non solo in un’unica area.

Quali sono i disturbi psicologi maggiormente evidenziati?

  • Disturbi del sonno: incubi, insonnia.
  • Disturbi del movimento.
  • Disturbi delle funzioni: stanchezza cronica, stati di confusione mentale e mal di testa e vertigini, astenia.
  • Disturbi della memoria: amnesie.
  • Anosmia, Ageusia.
  • Pensieri intrusivi ricorrenti.
  • Angoscia, tristezza e depressione.

Sono stati osservati disturbi anche a distanza di tre mesi dalla fine della fase acuta.

Tuttavia i ricercatori sottolineano che uno degli effetti del covid sul lungo periodo possa essere la sindrome da affaticamento cronico, caratterizzata da una stanchezza duratura e invalidante, che si aggrava dopo uno sforzo mentale o fisico.

“Le cause del covid lungo rimangono un mistero”.

In generale non è ancora chiara l’origine della sindrome.

E’ importante ricorrere a percorsi terapeutici mirati in grado di agire nell’immediato soccorso psicologico, in modo da curare il trauma psichico riportato, non permettendo così la cronicizzazione che causerebbe maggior danno.

 

Valuta quest'articolo!
[Totale: 2 Media: 3]
Spread the love